La parola ‘resilienza’ sta facendo il giro tra i progettisti ambientali e, in alcuni contesti, sta sostituendo un’altra parola popolare, ‘sostenibilità’. Non è possibile progettare in funzione di tutti gli eventi imprevedibili, ma è possibile assicurarsi che i nostri edifici e le città siano in grado di resistere meglio a queste calamità.
Qualcosa di sorprendente è successo con molti edifici cosiddetti “sostenibili”. Quando sono stati effettivamente verificati durante le valutazioni post-abitative, gli stessi edifici si sono dimostrati molto meno sostenibili rispetto a quanto dichiarato dei loro sostenitori. In alcuni casi hanno avuto una performance peggiore di edifici molto più vecchi, che non avevano pretese di sostenibilità.
La scienza ci costringe a concludere che la visione modernista del proprio modello ambientale appare non-moderno e insostenibile. Essa si basa su teorie ormai ampiamente screditate della cultura, della tecnologia, della geometria ambientale e della costruzione della forma, teorie che non sono mai state adeguatamente ri-valutate dai loro sostenitori.