Il cambio di destinazione d’uso a Milano è una disciplina mediamente compicata, che richiede varie verifiche e analisi al fine di poter portare a termine la trasformazione edilizia. Per alcune tipologie di trasformazione, la disciplina si semplifica. Ma in linea generale, questa disciplina comporta accertamenti in vari settori: urbanistica, bonifiche, igiene, geologia, energetica, impianti. Inoltre, il cambio di destinazione d’uso è in genere soggetto al pagamento di monetizzazioni e oneri, ma in alcuni casi specifici alcuni di questi costi non sono dovuti.
La Regione Lombardia promuove il recupero dei sottotetti esistenti a fini abitativi (quindi non sono ammesse altre destinazioni per il recupero) al fine di contenere il consumo di nuovo territorio e di favorire la realizzazione di interventi per il contenimento dei consumi energetici. Il recupero è possibile in quegli edifici che siano destinati a residenza per almeno il venticinque per cento della superficie lorda di pavimento complessiva, esistenti alla data del 31 dicembre 2005.
Il contributo di costruzione è correlato alla presenza di un “permesso di costruire”, e a livello regionale in Lombardia è dovuto per tutti gli interventi di “nuova costruzione”, “ampliamento di edifici esistenti” e di “ristrutturazione” (laddove con “ristrutturazione” si intende una qualifica ben precisa nel contesto edilizio). Il contributo di costruzione è costituito dagli oneri di urbanizzazione e dal contributo sul costo di costruzione (o dall’onere dello smaltimento rifiuti per alcuni settori).